Nello scorso articolo abbiamo parlato di piccoli problemi legati all'allattamento al seno. Questo mese vediamo invece piccole patologie, come riconoscerle e come curarle.
Dotto ostruito: il seno al tatto ha un gonfiore localizzato, dolente e arrossato. È possibile notare sul capezzolo una crosticina o una vescichetta bianca che è proprio il segno che in quel dotto il latte si è coagulato. Può succedere se il piccolo non succhia correttamente, o se sostieni il seno con le dita pressando i dotti, indossando reggiseni troppo stretti, se il latte è abbondante, o se dormendo schiacci il seno. Si risolve cambiando spesso la posizione con cui si attacca il piccolo (provare quella rugby o da sdraiata) e non lasciando passare troppo tempo tra una poppata e l’altra, questo vale anche se il problema si complica con l’ingorgo e la mastite.
Ingorgo mammario: è spesso causato da insufficiente suzione del bambino o da ritmo e cadenza delle poppate non ancora regolari. Il seno è molto teso soprattutto vicino al capezzolo, è lucido e arrossato e si intravede la circolazione sottostante. Può essere utile spremere il latte manualmente o con il tiralatte, e attaccare il bambino prima al seno ingorgato, così succhierà con più energia, eventualmente facendo precedere la poppata da un impacco caldo al seno.
Mastite: può essere confusa con l’ingorgo mammario in quanto i sintomi sono simili e può essere causata da ingorgo mammario non curato o da infezione come una influenza. I sintomi sono dolore localizzato, edema e arrossamento e raramente ascesso visibile. È importante restare a riposo assoluto, attaccare spesso il bambino, valutando il suo attacco e la posizione per drenare completamente il seno o utilizzare il tiralatte, e indossare abiti comodi. Possono dare sollievo impacchi freschi tra una poppata e l’altra con argilla. In caso di febbre consultare il medico per valutare l’entità del problema.
Capezzoli introflessi: è un problema molto comune, l’areola va compressa così da far protrudere al massimo il capezzolo prima di introdurlo nella bocca del bambino. A volte possono essere utili i paracapezzoli. Se il neonato non riesce a svuotare adeguatamente il seno, il latte va tolto con il tiralatte per continuare la stimolazione ed eventualmente somministrato con il biberon.
Capezzoli Irritati: una delle cause più frequenti che scoraggiano una mamma durante l’allattamento è proprio il dolore ai capezzoli. Nella maggior parte dei casi è dovuta da posizioni o attacco non corretto del piccolo. Il dolore può manifestarsi nei primi minuti, poi dovrebbe passare o allegerirsi fino a diventare indolore.
Ragadi: sono delle vere e proprie ferite del capezzolo. Possono essere causate da un attacco non corretto del neonato o da un ingorgo oppure da un capezzolo grosso, piatto, il piccolo con bocca piccola o con frenulo corto.
È importante lavare i capezzoli con acqua tiepida e asciugarli sempre molto bene e non usare saponi e non lavarsi il seno ad ogni poppata. Lascia il seno scoperto per un pò di tempo durante la giornata se possibile, utilizza solo coppette assorbilatte delicate meglio se in cotone biologico e il più possibile traspiranti. Un valido aiuto arriva dalla vitamina E, come l’olio secco Vea Spray, dall’altissimo potere lenitivo e cicatrizzante, senza bisogno di massaggiare, ti aiuterà a tenere il seno morbido e idratato. Anche qualche goccia del tuo stesso latte ha una funzione cicatrizzante e antibatterica. Se il piccolo attaccandosi prende l’intera o gran parte dell’areola ci sono meno probabilità che il capezzolo si irriti fino alle lesioni, come già visto la sua posizione è fondamentale per ridurre i rischi di complicazioni!
Per qualunque dubbio o necessità, ricorda che la Farmacia Martinez offre un servizio di SOS allattamento on-line 24 ore su 24 e in sede durante l'orario di apertura. Per consigli teorici e pratici e assistenza durante la poppata. Il nostro personale è infatti stato formato da ostetriche specializzate secondo le linee guida OMS per l'allattamento al seno. Se invece hai necessità di una consulenza a domicilio puoi sempre contare sul prezioso aiuto delle Ostetriche che collaborano con noi.
A cura della Dott.ssa Valentina Deidda.